Gli ostacoli sono una frizione, un nodo, che permettono di mettere in moto sentire e coscienza. Solo grazie ad essi possiamo evolvere sul percorso della vita per realizzare che alla fine, la meta l’abbiamo già raggiunta.
La filosofia su cui si basa lo Yoga (il Sanātanadharma) ci dice che se noi siamo qui, incarnati in questa vita, è perché dobbiamo fare esperienza, per risolvere dei nodi karmici che non ci permettono di vivere solo nell’anima, che è perfetta e beata.
Il corpo e la vita materiale quindi presuppongono esperienze, sfide, ostacoli, che ci aiutano a fare quel click, ad evolvere, per riuscire ad avvicinarci alla meta finale, la realizzazione della nostra perfezione assoluta come anime immortali.
Gli ostacoli sono quindi un grande dono. La frizione che creano è il tapas, fuoco purificatore. Che elimina il superfluo, e ci porta a vedere chiaramente, come su un lago calmo in cui specchiarci perfettamente. La disciplina permette di rendere costante questo processo, ci da una direzione e limita la dispersione di energia. Disciplina è libertà perché ci dà un perimetro entro cui esprimerci senza limiti.
Namastè, Clara
Come sempre, proviamo ad interpretare questi termini in modo pragmatico.
Grazie alla pratica di Isvara Pranidhana, impariamo ad avere fiducia nella vita, nell’Universo, nell’Energia che vibra in tutte le cose, nell’Essenza universale che è in ognuno di noi.
È una pratica, proprio perché possiamo farlo in modo attivo e consapevole. Tutte le volte che proviamo quella paura, in cui vogliamo chiuderci e nasconderci, proviamo ad aprire il cuore, ad avere fiducia, nell’altro, nel Divino, nella Terra e nel Mondo. La differenza sarà immediata, l’altro spiazzato.
Rimettiamo in circolo amore e coraggio, invece che dubbio e paura.
Con la certezza, nel cuore e nell’anima, che qualunque cosa accada, accade perché deve accadere, perché è giusto così, la vita fa il suo corso, sempre, noi possiamo imparare a fluire con essa, godendoci il viaggio, oppure opporci e soffrire.
La scelta sta a noi, consapevoli che quando un’anima si apre all’altra, si riconosceranno sempre.
Namastè, Clara
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